"Quando ero giù alla Corna Pellegrini lavoravo anche d'inverno e avevamo un secchio di quelli dei muratori dove facevamo un po' di fuoco per scaldarci. C'era un freddo da morire e non dormivo per il male dei geloni alle mani."
Mi chiamo Esterina Piccinelli sono sposata con Italo Cavicchioli.
Sono nata a Pisogne in provincia di Brescia nel 1923 e abito a Darzo dal 1933 quando mio papà si è trasferito qui con la famiglia.
Ho iniziato a lavorare a 22 anni come cernitrice prima alla Maffei poi alla Corna due o tre anni, ma in tutto molto poco e non sono riuscita a maturare la pensione. Poi sono rimasta a casa per accudire mia mamma che stava male.
Quando ero giù alla Corna Pellegrini lavoravo anche d'inverno e avevamo un secchio di quelli dei muratori dove facevamo un po' di fuoco per scaldarci. Perchè c'era un freddo da morire e non dormivo per il male dei geloni perché si stava sempre con le mani e le gambe bagnate e d'inverno le porte erano aperte perché entravano e uscivano le carriole e faceva freddo.
Mio papà si chiamava Giuseppe Piccinelli e veniva da Pisogne in Val Camonica, provincia di Brescia. Lavorava per la ditta Corna come capo miniera e nel 1933 ha portato qui a Darzo la famiglia, eravamo in undici. Dei miei fratelli Attilio Piccinelli e Domenico Piccinelli hanno lavorato su a Marigole in miniera insieme a mio papà. Luigi Piccinelli era operaio meccanico per la Cima e poi si è messo in proprio e ha aperto un’attività insieme ad altri tre fratelli.
Intervista effettuata a Darzo nel mese di ottobre del 2010.
Copyright © minieredarzo.it · all rights reserved. In caso di utilizzo di questi testi citare la fonte e informare i responsabili - info@minieredarzo.it