"Mi ricordo mio papà era un fischiatore eccezionale e quando stava tornando in bicicletta dal lavoro cominciava a fischiare per far sentire che arrivava, dicevamo: “Arriva il babbo!"
Mi chiamo Emanuela Biagioni, sono nata a Darzo sono nel 1947 sono sposata con Pierino Zanetti.
Sono figlia di Eugenio Biagioni e Carla Sozzi. Io non ho mai lavorato per le ditte minerarie ma mi ricordo di mio papà che ha lavorato per la ditta Corna. Eravamo tre sorelle e un fratello. Diciamo che eravamo visti un po’ particolari perché mio papà era toscano. Mi ricordo mio papà era un fischiatore eccezionale e quando stava tornando in bicicletta dal lavoro cominciava a fischiare per far sentire che arrivava, dicevamo: “Arriva il babbo!” e allora uno gli portava la maglia di lana, uno gli prendeva la bicicletta, uno gli portava le ciabatte, un altro gli prendeva la borsa, un altro il bicchiere dell’acqua. È stato sempre molto coccolato in famiglia, anche quando era malato fino in ultimo. Da ultimo era sotto ossigeno e quando è morto gli abbiamo voluto fare l’autopsia per vedere se i suoi problemi erano per la silicosi, ma aveva i polmoni perfetti. Mi ricordo che ha fatto le grandi ore, ha lavorato almeno vent'anni. Non subito appena arrivato qui, dopo. Appena arrivato faceva l’autista con il Lino Beltrami, e dopo è andato giù alla ditta Corna. Lavorava all’insaccatrice sempre, sabato e domenica per mantenere quattro bambini, doveva per forza. Diciamo che era venuto su dalla Toscana per le pressioni della famiglia di mia mamma che era di Darzo promettendogli mari e monti. La nonna in particolare la Domenica Beltrami che era la sorella della mamma di Giovanni Rinaldi, e sono in tanti in quella parentela li chiamavano i “Barnàrc”.
Intervista effettuata a Darzo nel febbraio del 2011
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